Le origini del calcio in Italia
Edoardo Bosio e il calcio a Torino
Edoardo Bosio, nato a Torino nel 1864, diplomato in ragioneria, commerciante, personaggio di spicco della Società Canottieri Armida, aveva cominciato a lavorare per una ditta britannica di prodotti tessili, che gli diede l'opportunità di un lungo soggiorno in Inghilterra, durante il quale ebbe l'occasione di frequentare gli ambienti calcistici di quel paese. Tornò a Torino nel 1887 con il ricordo dei verdi campi inglesi di football e con qualche pallone di cuoio, oggetto pressoché sconosciuto all'epoca in Italia, animato dalla volontà di diffondere la nuova disciplina sportiva: fu così che nello stesso 1887 nacque un nuovo gruppo sportivo che praticava il canottaggio d'estate e il football d'inverno. Nel 1889, ancora a Torino, nacque un'altra compagine calcistica, la squadra dei Nobili, così chiamata perché istituita e partecipata da diversi nobili, condotti dal duca degli Abruzzi e dal marchese Ferrero di Ventimiglia. Nel 1891 le due squadre si fusero dando vita all'Internazionale Football Club di Torino, una delle poche società che praticò fin dalle origini la sola specialità del calcio. Nella squadra militavano, fianco a fianco, nobili e lavoratori di una fabbrica che produceva articoli di ottica: le prime partite si giocavano in Piazza d'Armi, poi al Valentino e più tardi nel vecchio Stadium. Nel 1894 nasce il Football Club Torinese e nel 1897 costituirà una propria "sezione calcio" anche la Reale Società Ginnastica Torino, prima società ginnica italiana, nata nel 1844 allo scopo di insegnare la ginnastica agli allievi dell'Accademia Militare. Nel 1900 il Football Club Torinese, a sua volta, assorbì l'Internazionale Football Club.
Nessun commento:
Posta un commento